giovedì 7 giugno 2018

ricerca nuovi mentor

Promettendo di essere più bravi l'anno prossimo nell'aggiornare sulle mille attività legate al progetto mentoring (quest'anno è stato di costruzione, nel prossimo penseremo anche alla divulgazione) annuncio che siamo in fase di ricerca di nuovi mentor!!!
L'anno 2018-2019 sarà un anno prezioso: molti bambini hanno voglia di partecipare e di passare del tempo con dei giovani volenterosi!!!
Pensateci, questi giovani potreste essere voi!!!



giovedì 24 agosto 2017

prossimo incontro informativo sul progetto mentoring

Eccoci alle porte di un nuovo anno scolastico, e alle prese con l'inizio di una nuova avventura per il progetto Mentoring Cles!



Il progetto Mentoring Cles riparte, e prenderà la nuova forma descritta in questo blog! 

Due nuovi percorsi - uno per minorenni, uno per maggiorenni - per giovani intraprendenti e volenterosi, intenzionati ad aiutare gli altri e a porre le basi per il proprio futuro e quello della propria comunità!

Cos'è il mentoring? Una relazione d'aiuto duratura tra MENTOR (un giovane che vuole donare parte del suo tempo per il benessere degli altri) e un MENTEE (un bimbo o ragazzo chi può beneficare di una presenza positiva adeguatamente formata nella sua vita).

Per dare il via al tutto, alla ricerca di giovani volontari, un incontro a Cles che deluciderà, chiarirà, descriverà cosa significa essere mentor e come è possibile diventarlo per il prossimo anno scolastico.

Vi aspettiamo


Martedì 12 settembre 2017
sala Bertolla (sotto la Biblioteca)
ore 17.30
a CLES (TN)


lunedì 5 giugno 2017

Ricerca nuovi mentor

Eccoci qui alla ricerca di nuovi mentor per il prossimo anno scolastico (2017-2018)!!! Chi ha voglia di dare una mano a un bambino/a, di sentire che il proprio contributo conta, che si può fare, nel nostro piccolo, la differenza, ha una bella opportunità formativa a portata di mano.


IL PROGETTO MENTORING CLES STA CERCANDO NUOVI MENTOR!!!


Se siete interessati partecipate all'incontro che si terrà

GIOVEDI' 8 GIUGNO
alle ore 17.30
in sala Bertolla (sotto la biblioteca)
a CLES



lunedì 15 maggio 2017

Intervista a una mentor

Per far conoscere meglio il progetto abbiamo pensato di intervistare alcuni dei partecipanti. 
questo permetterà di comprendere meglio cosa ha significato il progetto per chi lo ha vissuto direttamente. Ecco un’intervista ad una mentor.

Che scuola frequenti?
Frequento il liceo Russell a Cles, la terza superiore dell’indirizzo umanistico.

Come ti definiresti come persona in poche parole?
Simpatica, generosa e in grado di capire le persone.

E invece come mentor come ti definiresti?
Mi ritengo una persona che ascolta, che cerca di mettersi nei panni del mentee per capire che problemi ci sono.

Come definisci invece il tuo mentee?
Secondo me è una persona molto chiacchierona, che gli piace giocare e far capire la sua personalità.

Qual’ è il miglior pregio del mentee?
Il suo entusiasmo nel fare qualcosa di nuovo e nell’essere molto aperta quando parla delle cose che le piacciono fare.

Che rapporto hai con la tua mentee?
Credo di essere più che altro una sua amica con la quale può parlare, ma non solo, diciamo che penso di essere considerata come punto di riferimento.

Questa esperienza cosa ti ha insegnato?
Questa secondo me è un’esperienza che non aiuta solo il mentee, ma anche me, perché è sempre utile fare nuove esperienze: più esperienze si fanno meglio è, è un bagaglio che aiuta sia me che la mentee.


C’è stato un  momento difficile con la tua mentee?
Sì, ovviamente, perché ognuno ha una personalità diversa. Per esempio quando non le piace fare esercizi bisogna staccare e cambiare attività, fare qualcosa che la invogli di più.

Quindi ti serve anche molta creatività?
Sì, esattamente.

Qual è stato invece il momento più divertente?
Il momento più divertente è stato quando siamo andate in biblioteca e per lei era la prima volta, perché da dove viene lei  la biblioteca è inclusa nella scuola, non è un ambiente pubblico in cui puoi andare. Era felicissima di andarci. Le ho detto che in biblioteca può leggere tutti i libri che le piacciono e che leggere può aiutarla a migliorare il suo italiano.

Cosa porterai con te alla fine di questa esperienza?
Quest’esperienza mi ha fatto capire che si deve  sperimentare molto prima di trovare la strada che si adatta di più a ciò che vorrei fare in futuro. 


Quindi ti piacerebbe fare un mestiere di aiuto alle persone?
Sì, esatto. Inoltre solo facendo questo tipo di esperienze capisci se vuoi fare un lavoro che sia a contatto con le persone o magari un lavoro da ufficio, nel quale non hai molta possibilità di interagire con le persone.

Quindi hai capito che preferiresti lavorare in un futuro a contatto con le persone?
Sì, ho capito che mi piace molto di più stare insieme ad altre persone, aiutarle


.

Grazie!

venerdì 28 aprile 2017

Pronti, attenti.... via!!!

PRIMA PRESENTAZIONE TRA MENTOR E MENTEE
Dopo aver individuato e formato i mentor ed averli abbinati ai propri mentee (giovani della scuola elementare e media segnalati dagli insegnanti) è stato pensato un momento di incontro comune a cui sono stati invitati anche i genitori dei bambini, e in cui i mentor si sono presentati ai genitori dei mentee a loro affidati e ai bambini. All’arrivo delle famiglie i responsabili del progetto hanno fatto avvicinare il mentor designato per una prima conoscenza. Dopo essersi presentati, i genitori hanno scambiato alcune parole con i mentor per capire anche come potevano mantenersi in contatto per organizzare al meglio i successivi incontri tra mentor e mentee. 
In seguito ogni mentor ha conosciuto il suo mentee.
La psicologa Lorenza Dallago, ideatrice del progetto, ha presentato brevemente  il programma e ha spiegato ai genitori dei mentee cosa  i loro figli avrebbero fatto durante questo percorso. La referente della scuola media, professoressa Simona Malfatti, molto entusiasta di questo progetto e che si è impegnata molto per dargli inizio, ha portato i saluti del dirigente e ha augurato a tutti un buon lavoro. Era presente anche la professoressa Claudia Bertolini del Liceo Russell, responsabile del progetto Mentoring, ha spiegato che questo progetto è un’opportunità costruttiva sia per i mentor che per i mentee perché, aiutati da questi ragazzi più grandi, possono riuscire a fare dei grandi progressi.        
Successivamente sono stati mostrati i luoghi dove si potranno svolgere i vari incontri: la scuola o una sede adibita ad hoc dal comune.











Per finire al meglio l’incontro e per facilitare la comunicazione tutti si sono deliziati con un magnifico rinfresco.














Ecco alcuni dei commenti dei mentor:
“Durante l’attesa del primo incontro ero molto agitata perché non sapevo cosa asspettarmi riguardo il progetto e avevo paura che non sarei piaciuta alla ragazza. Quando ho visto la ragazza ho avuto una buona impressione e mi sono resa conto di essermi agitata per niente!” C.

“Inizialmente ero proprio in ansia, mi batteva forte il cuore, ma ero anche curiosa. Quando ho incontrato la madre del mentee (lui era ammalato) mi ha tranquillizzata e mi sono sentita a mio agio” D.

il gruppo narrazione


venerdì 3 marzo 2017

il progetto Mentoring e la classe IIIUB


Noi classe III UB abbiamo aderito ad un progetto chiamato “mentoring”.
E’ un progetto finanziato dal comune di Cles, e dal piano Giovani di Zona  che consiste nell’ osservare ed affiancare dei bambini di età compresa tra gli 11 e  i 13 anni che frequentano la scuola media.
In classe ci siamo divisi tre gruppi ed ognuno con un compito specifico
- GRUPPO MENTOR:  sono sette ragazze con il compito di seguire e aiutare i ragazzi a loro affidati tramite lo svolgimento di varie attività (sportive, compiti, giochi). Il loro compito è quello di fungere da mentor, da guida per i ragazzi più piccoli, di aiutarli nel superare le loro difficoltà e a potenziare le loro capacità e risorse.
- GRUPPO VALUTAZIONE: sono quattro ragazze con il compito di trascrivere i dati relativi ai vari test somministrati ai partecipanti al progetto nel corso di tutto il progetto e di analizzarli.
-GRUPPO NARRAZIONE: anche in questo caso sono quattro ragazze e a loro è affidata l’ attiviità di riassumere il progetto in tutte le sue fasi, sia per un uso interno che per un uso esterno.
Nella prima parte dell’anno scolastico ci è stato spiegato da una psicologa il percorso che avremo poi dovuto svolgere. 
Finita la fase di formazione i mentor hanno conosciuto i ragazzi che gli sono stati affidati e i loro genitori. Hanno iniziato ad incontrarsi periodicamente svolgendo dapprima delle attività di conoscenza e presentazione e in seguito a fare compiti, o a svolgere altre attività per rispondere ai bisogni specifici di ogni ragazzo.


Il gruppo della valutazione svolge un lavoro più tecnico: il loro compito è quello di analizzare i dati dei vari test fatti dai ragazzi e in seguito di trascriverli al computer creando dei grafici e delle statistiche.
Il gruppo della narrazione ha il compito di riassumere tutta la documentazione e in seguito scriverla sotto forma di articoli per la pubblicazione, di riassunti interni per documentare l’attività svolta e di documenti per la divulgazione del progetto stesso (a breve sarà aperto un blog sul lavoro).
Questo progetto durerà per tutto il percorso scolastico. Esso richiede l’ impegno costante e la partecipazione anche al di fuori dell’orario scolastico.
A questo progetto hanno partecipato anche tre ragazzi dell’università di Trento che frequentano diverse facoltà, ed utilizzano tale esperienza come parte pratica della loro formazione.
Nei prossimi mesi pubblicheremo i nuovi aggiornamenti delle diverse attività che si svolgeranno.
                                                                                                                                Gruppo narrazione